domenica 1 gennaio 2017

Step 25 - Sintesi finale

Con l'inizio del corso,"Storia delle cose. Anatomia e antropologia degli oggetti.", al Politecnico di Torino, è iniziato il mio lavoro di analisi di un colore. Il colore che mi è stato assegnato è il ROSA MEDIO. La prima cosa da fare, per compiere un'accurata analisi del colore, è riuscire a definirlo e quindi imparare a conoscerlo per poterlo individuare facilmente tra le diverse sfumature di rosa Step-01. Non è però sufficiente essere in grado di riconoscere il proprio colore tra gli altri esclusivamente in maniera grafica, ma bisogna anche essere in grado di farlo in maniera 'scientifica' cioè in modo univoco senza affidarsi alla vista che è soggettiva e per questo è stato importante individuare i codici del colore Step-03.

Il corso mostra quanto sia difficile compiere un lavoro di ricerca sui più disparati argomenti,  per questo è necessario ingegnarsi durante le ricerche , imparare a sfruttare più risorse possibili e una volta compiuto il lavoro di traduzione del nome del proprio colore Step-02  effettuare una ricerca anche in altre lingue così da ampliare il campo di  lavoro. 

Una volta definito il colore nelle diverse sfaccettature, gli step hanno richiesto un lavoro di ricerca nei più svariati campi. Mi è risultato difficile gestire il colore assegnato perché molte volte viene usato per indicare una tonalità media rispetto a due sfumature di rosa e quindi seppur coincidendo il nome  non corrisponde il colore, è proprio il caso del documento usato nello Step-11

Alcuni step mi hanno permesso di individuare il mio colore in maniera agevole come ad esempio la ricerca del colore nelle arti pittoriche Step-18, nella produzione architettonica Step-22, negli emblemi Step-10, nella pubblicità Step-15, nel design Step-16 e nella moda Step-20, questo perché tutti questi ambiti fanno un uso completo della gamma di colori e usano tutte le sfumature di colore tra cui anche il rosa medio.

Per altri step ho dovuto generalizzare la ricerca trovando informazioni sul rosa e non sulla mia sfumatura perché ho trovato difficile individuarla in questi ambiti. Cercando informazioni del mio colore nei miti Step-04, non trovando il mio colore, ho ipotizzato che fosse legato all'epoca di appartenenza delle storie dove è poco probabile che la sfumatura del colore avesse già il nome oggi conosciuto. Per un motivo simile ho ipotizzato che non avrei trovato all'interno dei detti popolari il mio colore Step-08 perché sono tramandati nel tempo e sono qualcosa di immediato, facile da capire e da ricordare, quindi è più plausibile che le sfumature del colore vengano tralasciate e sostituite da un generico e più conosciuto rosa. Anche nella musica Step-05 e nella scienza Step-06 mi sono 'accontentata' di parlare del colore in termini generali e come protagonista Step-21 ho scelto qualcuno che rappresentasse, in qualche modo, le diverse sfumature del rosa. Nello Step-14 che parla del colore nella chimica ho cercato vari pigmenti di colore rosa individuando quelli più vicini al colore assegnatomi. Una delle ricerche più difficili è stata quella del colore all'interno del fumetto Step-13 che ha richiesto molto tempo e non è stata sufficiente una ricerca su internet ma ho dovuto sfogliare diversi fumetti prima di arrivare a trovare il colore e anche in questo caso non sono riuscita a trovare il rosa medio ma solo il rosa.

Nella ricerca del colore in cucina Step-12 ho trovato un tipo di sale nella cui descrizione compare proprio il colore in esame, mentre nella ricerca del colore nel brevetto Step-17 ho individuato il mio colore usando la sua traduzione inglese 'medium pink'.

Ancora diversa è stata la ricerca del colore all'interno del cinema Step-07.  Ho individuato dei film nei cui titoli era menzionato il colore rosa e altri in cui le palettes di alcune scene prevedevano specificatamente il colore rosa medio.

Lo Step-09 ha richiesto una conoscenza del colore molto approfondita, per poter creare un abbecedario, infatti è un post che ho aggiornato da quando è stato assegnato fino all'ultimo step, via via che le mie conoscenze aumentavano. Le stesse conoscenze sono servite anche nello Step-24 dove sono racchiuse le parole chiave che descrivono e individuano il colore. Questi due step possono essere visti quasi come riassuntivi del lavoro svolto.

Per poter affrontare gli Step-19, Step-23, una conoscenza avanzata del colore, è stata indispensabile perché le richieste degli step sono andate oltre la 'semplice' ricerca e richiedevano qualcosa di più che a volte ha sconfinato nell'astratto.

L'analisi del mio colore è stata imprescindibile dall'analisi parziale del colore rosa, come si nota in molti step, perché ovviamente i due colori sono strettamente connessi. 
Non è stato facile analizzare un colore in tutti gli aspetti richiesti ma ho avuto modo di imparare un nuovo modo di approcciare la ricerca. 
Spero di essere riuscita nel compito assegnato e colgo l'occasione per augurarvi buon anno!
Elisabetta Pulli  






lunedì 26 dicembre 2016

Step 23 - Un colore "selvaggio"

Quando penso al rosa in tutte le sue sfumature, compreso il rosa medio, la prima associazione di idee che faccio e che fa la maggior parte delle persone è quella di collegarlo all'esser bambina\donna\femmina. Proprio questo tipo di associazione rappresenta bene l'idea di pensiero selvaggio di cui parla Claude Lévi Strauss in un suo saggio. E' un pensiero spontaneo, immediato e comune nella società.
Ma a cosa è dovuta questa associazione del colore all'esser femmina? E' solo dovuta ad un condizionamento che esercita la società, imponendo una distinzione netta tra uomo e donna sin dalla loro nascita, tramite la differenziazione dei colori loro assegnati?
In realtà il fatto che alle donne piaccia questo colore non è solo per i messaggi imposti dalla società, ma è qualcosa di più primitivo. 
Le donne, quando l'economia si basava su caccia e raccolta, erano designate alla ricerca delle bacche e dei frutti commestibili, indice di maturità di questi cibi era il colore che, solitamente, era rosso quando erano maturi. Secondo gli studi dell'università del Newcastle University  la donna preferisce questo colore per un retaggio genetico-culturale dato che era più attenta ad individuare i colori della gamma dei rossi.






Il rosa diventa così un colore "selvaggio".








martedì 20 dicembre 2016

Step 24 - La "Nuvola del colore"

Il sito usato per creare la nuvola di parole è http://www.tagxedo.com/app.html

L'oggetto che meglio identifica il mio colore è il nastro rosa perché è usato sia come simbolo del cancro al seno, sia come simbolo della nascita di una bambina. Nel primo caso il colore vuole rappresentare la donna e il messaggio di essere positivi, combattivi e non perdere le speranze; nel secondo caso vuole proprio indicare la nascita di una bambina visto che è un colore fortemente legato alla femminilità.

lunedì 19 dicembre 2016

Step 21 - I protagonisti

Un'icona della musica pop contemporanea è Pink nome d'arte della cantante Alecia Beth Moore.

La cantante in un'intervista ha dichiarato che il suo nome d'arte l'ha inseguita perché ricorrente nella sua vita, ha rivelato che alcuni bambini al campeggio le tirarono giù i pantaloni e lei arrossì per la vergogna diventando tutta rosa (in italiano si dice sei rosso, non rosa, per la vergogna) ma che il soprannome non è frutto solo di questo episodio. Viene chiamata Pink anche per la sua somiglianza al personaggio di Mr.Pink del film "Le iene" di Quentin Tarantino. Suo padre ha rivelato anche che da piccola era solita disegnare pony rosa e che proprio per questo la chiamava Pink.

La cantante ha fatto del suo nomignolo una specie di marchio di fabbrica infatti il colore rosa ricorre spesso non solo come colore dei suoi capelli ma anche sulle copertine dei suoi album.































Greatest hits...so far, 2010                 The truth about love, 2012                  Missundaztood, 2001


Anche sulle copertine delle riviste, sulle quali compare come protagonista, la sua foto è quasi sempre posta su sfondo rosa o con un rimando al colore tramite i titoli degli articoli o agli abiti che le fanno indossare. 




Sitografia:

Qualcosa in più sul rosa! (n°6)

Durante la ricerca del mio colore all'interno della produzione architettonica mi sono imbattuta in un architetto Luis Barragàn che rende punto focale delle sue opere proprio il colore. Ricorrente è l'uso di una specifica gradazione di rosa che seppur differente dal rosa medio è protagonista indiscusso delle sue costruzioni. 
Casa Barragàn, Luis Barragàn, Città del Messico, 1948
Los Clubes, Luis Barragàn, Città del Messico, 1966-68 

Casa Gilardi, Luis Barragàn, Città del Messico, 1975
Casa Galvez, Luis Barragàn, Città del Messico, 1955
E' quasi immediato trovare una somiglianza tra queste opere e i quadri surrealistici di De Chirico infatti è definita surrealista anche il tipo di architettura che fa Barragàn. Allego di seguito il link con la biografia dell'architetto e un link di approfondimento sull'operato di Barragàn dove vengono analizzate molte delle sue opere.
Per saperne di più sulla sua biografia clicca qui.
Per  saperne  di  più  sulle sue  opere  clicca qui.


Step 22 - Il colore in architettura

Nome:  Gyeongbok  Palace
Architetto: Jeong Do-jeon 
Luogo:  Seoul-South Korea


Nome:  -                               
Architetto:  Luis Barragàn
Luogo:  Città del Messico   
Progetto d'interno
Per saperne di più sull'architettura di Barragàn date uno sguardo al post
 Qualcosa in più sul rosa! (n°6)


Architectural Digest, N.426-Dicembre 2016
Mansion Cartier , Fifth avenue - New York

domenica 18 dicembre 2016

Step 20 - I colori della moda

La moda si esprime al massimo nel settore dell' haute couture cioè dell'alta moda, un settore di nicchia di abiti di lusso. Viene rappresentata al meglio durante le sfilate sui red carpet delle celebrità, dove vengono sfoggiati abiti ricchi, inusuali, sfarzosi e preziosi.
 Di grande importanza e maggiore visibilità è l'alta moda femminile dove gli stilisti hanno l'opportunità di manifestare il loro estro tramite forme e colori. Sono molti gli abiti eccentrici che si possono trovare sui red carpet, ma la linea pulita e sensuale è un must che non passa mai di moda. 

Questo particolare settore della moda non è fatto solo di abiti e grandi marchi di famosi stilisti, ma necessita anche di particolari indossatrici che sono proprio le celebrità che diventano vere e proprie icone di stile. 

Qui di seguito troviamo una foto di Emma Stone in Thakoon sul red carpet del Met Gala del 2014, l'abito presenta due tonalità di rosa e la parte inferiore con il suo colore rosa medio diventa il punto focale dell'abito. L'abito è un due pezzi dalle linee pulite che valorizza il corpo dell'attrice con un gioco di vuoti sulla schiena dati da un incrocio delle spalline; sul davanti la gonna si apre in un ampio spacco mentre nella parte posteriore presenta uno strascico. Nonostante la schiena scoperta e lo spacco della gonna l'abito fa risultare sensuale e non volgare l'attrice grazie alla sua linearità e alla stoffa scivolata,leggera ed eterea della gonna completamente priva di balze, paiettes o di ornamenti di altro genere. Il colore intenso, valorizzando la sinuosità delle forme, focalizza  e cattura l'attenzione di chi lo guarda e al contempo esalta la femminilità dell'attrice che lo indossa.